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sabato 11 dicembre 2010

L'Amour


Non starò qui a dare la vera definizione "d'amore", ritengo sia impossibile. Ma è maledettamente vero, che questo sentimento è il fautore,la causa prima,il motore inamovibile, delle vicende quotidiane che ogni pover'uomo, meramente vive. Mi chiedo se nei primordiali tempi, i primitivi rispondevano all'esigenza sentimentale, quel lucido, razionale ma emotivo al contempo bisogno,fisiologicamente parlando. Sicuramente esisteva infatti un'intelligenza emozionale, differente da quella razionale, che regolava i bisogni e doveri di ogni primato attivo. Si parla di centri limbici (ipofisi,ipotalamo,amigdala ecc ecc) che dopo un bel pò di tempo (circa 50.000 anni dopo) si integrarono con la neocorteccia, evolvendo pian piano la mente umana come la conosciamo (più o meno ) adesso. Quindi dando origine al sentimento raffinato e modellato come lo viviamo ora.

Scientificamente :

Dal punto di vista chimico-biologico l'amore è un fenomeno definito da precise cause concatenate e conseguenti l'una dall'altra, ed è anche affascinante capire, cosa avviene nel nostro povero, martoriato cervello ed organismo in toto, quando siamo travolti da quest'emozione senza pietà. Ho fatto un consistente riassunto delle 4 principali fasi, le quali spiegano cosa avviene davvero quando, divenuti prede dell'emozione,ci sentiamo innamorati. Quest'articolo ritengo tornerà utile agli eterni sentimentali ( mi ci ficco dentro anche io ) i quali, vuoi o non vuoi, prima o poi s'ammaleranno di questo dannato e degenerativo tormento mentale ( simpatica osservazione).


I FASE : disponibilità. A scatenare l’impeto è l’adrenalina. Essa provoca aumento della pressione arteriosa, dilatazione di bronchi e pupille, arresto della digestione: condizioni che il proprio partner interpreta come un messaggio di seduzione.

II FASE : passione. La sostanza che produce un vero e proprio senso di esaltazione, si chiama feniletilamina (PEA) simile all’anfetamina ( fanno parte della stessa famiglia). Aumenta le prestazioni psico-fisiche. Provoca assuefazione e, se viene a mancare, scatena una depressione da astinenza ( e qui i malati d’amore). La sostanza stimola il neurotrasmettitore “DOPAMINA” la cui attività è strettamente legata ad una rete di neuroni che genera sensazioni piacevoli in seguito a comportamenti che soddisfano bisogni come:  fame
Vedi anche: sete
Vedi anche: desiderio sessuale.
 Chi passa da un flirt all'altro, non appena l'infatuazione iniziale si attenua, è come un "drogato dall'attrazione". L'azione della PEA è limitata nel tempo, cioè in genere interessa maggiormente i giovani che gli adulti. Vi sono tracce della PEA nel cacao e nell'acqua di rose: è forse per questo che il corteggiamento inizia regalando rose e, quando finisce, si mangiano cioccolatini ?

III FASE : consolidamento. L'ormone che stimola l'affetto reciproco e l'attaccamento ai figli è l'ossitocina, prodotta dall'ipotalamo, viene anche chiamato "ormone dell'amore". Esso agisce nell'ambito della coppia rafforzando l'attaccamento emotivo e potenziando meccanismi della memoria, fissando  ricordi emotivi. L'ossitocina partecipa, a diversi livelli, alla risposta sessuale facilitando comportamenti che invitano all'incontro sessuale, durante il quale viene ulteriormente rilasciata inducendo risposte orgasmiche tramite l'attivazione dei centri limbici ( sistemi che regolano le funzioni vitali di un organismo.)

IV FASE: maturità. In questa fase la coppia è aiutata a stare insieme, da proteine prodotte dal cervello, dette endorfine,aventi un effetto analgesico e calmante (simile alle morfine). E' la costante presenza del partner che stimola tale produzione.



Quando leggo questa sintesi, sono colpito da un flebile sorriso beffardo, ogni qual volta lo rileggo, noto con immenso piacere, quanto la nostra natura sia armoniosa e quanto armoniosamente siamo esseri umani.

CARNE ed OSSA

Nessuna divinazione dei sentimenti, nessuna astratta concezione di chissà quale eterea natura spirituale. Siamo  noi e i nostri atomi...
Per chi vorrebbe esprimere la propria, si getti pure a capofitto, sarò lieto di condurre un longevo e appassionante( siamo in tema) dialogo.

Au Revoir.

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